Justin Jin

(Hong Kong)

Finalist

Per oltre dieci anni Justin Jin ha lavorato come fotogiornalista indipendente per autorevoli quotidiani e riviste, trovando la sua peculiare cifra stilistica e narrativa in un’insolita capacità di raggiungere persone che vivono esistenze segregate, in condizioni al limite della barbarie, in contesti difficili o estremamente delicati. Sia che affronti temi come l’autoritarismo in Russia, lo sfruttamento in Cina o l’immigrazione clandestina in Europa, il suo intento è penetrare gli universi dei soggetti coinvolti. Le sue fotografie e i suoi scritti sfidano i preconcetti e mettono a nudo l’ipocrisia, condannano gli abusi, ma celebrano anche la forza e l’umanità.
Negli ultimi quattro anni, trascorsi a Mosca, ha realizzato su incarico istituzionale reportage ambientati in Russia, in Cina ed in Estremo Oriente. Prima di trasferirsi a Mosca ha vissuto ad Amsterdam, lavorando principalmente in Europa occidentale. Parla russo, mandarino, cantonese, inglese e olandese.
Passione, tenacia e disciplina sono le matrici forti che improntano tutti i suoi progetti: quelli nati da un’idea personale, quelli frutto di una committenza esterna. Le sue opere sono esposte in musei e gallerie d’arte e il Rijksmuseum di Amsterdam custodisce una parte considerevole del suo lavoro.
All’inizio della sua carriera è stato corrispondente da Pechino per la Reuters, coprendo l’intera Cina e dirigendo un’agenzia di reportistica finanziaria a Shenzhen. Prima ancora ha studiato Filosofia e Scienze politiche all’Università di Cambridge. E’ nato a Hong Kong nel 1974.